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PORTE, FINESTRE E PORTONI DI CANTINE IN DISUSO DIVENGONO SUPPORTI SU CUI GLI ARTISTI OPERANO CON DISEGNI E COLORI, REALIZZANDO UN PERCORSO PER SCOPRIRE TUTTI I SEGRETI DELLA PICCOLA FRAZIONE DI SANTA VITTORIA DI MONTEREALE.

In un’ottica di riqualificazione e valorizzazione del territorio locale, al fine di dare nuova linfa ad un paesaggio traumatizzato da recenti scosse sismiche (L’aquila 2009 e Amatrice 2016 solo per ricordarne i più vicini) e per non vedere abbandonato definitivamente il luogo natio di molti, nasce il progetto di “Porte d’Artista”; l’iniziativa, alla sua prima edizione quest’anno, è stata promossa dal Comitato Festeggiamenti di Santa Vittoria e San Giacomo 2023, il quale ha invitato un folto numero di artisti con lo scopo di restituire nuova vita ai portoni e alle finestre di case e cantine disseminati per i vicoli e le strade del paese. L’ambizioso progetto che ha già ottenuto il sostegno delle istituzioni locali (patrocinio del Comune di Montereale) si inserisce all’interno di una giornata interamente dedicata all’arte nelle sue forme ed espressioni possibili, denominata appunto Santa Vittoria in Arte (11 agosto 2023).

Porte d’Artista tende così a realizzare un vero e proprio percorso storico- culturale composto da opere d’arte e installazioni concepite da artisti di fama nazionale/internazionale su vecchie porte, portoni o altri supporti lignei di case (ancora abitate o abbandonate) presenti nel centro della piccola frazione; tale iniziativa artistica, innovativa e peculiare, ha tutti i presupposti per divenire in breve tempo un vero e proprio festival annuale, da ripetere e rinnovare stagione dopo stagione.
Partendo dal concetto di integrazione tra arte e territorio e ancora più esteso, di rigenerazione delle città grazie all’arte di strada, si inserisce questo progetto dei santesi secondo il quale tramite distese di colori e ed espressioni artistiche dissimili, si può innescare un’esperienza coinvolgente di influenza reciproca tra arte, territorio ed individuo.
Fondamentale per la riuscita del progetto è indubbiamente l’approccio partecipativo degli artisti coinvolti: l’assunto di “abitare l’arte” nell’accezione di pratiche culturali e artistiche contemporanee che vengono prodotte in contesti abitativi e che per loro natura richiedono il coinvolgimento attivo dei residenti. Attraverso questo progetto, a cui hanno aderito ben nove (9) artisti italiani, (Giovanni Trimani, Giulia NoEyes, Mr.Thoms, Nicola Alessandrini, Kiki Skipi, Alleg, Sbrama e Marco di Iorio) che ringraziamo profondamente per averci creduto, si vuol creare un flusso culturale che attraversa questi spazi come luoghi in cui riscoprire valori, potenzialità e risorse che altresì rischiano di essere dimenticate; in questo senso diventa molto importante la partecipazione del pubblico nel processo di riattivazione degli spazi persi e inutilizzati, per migliorare la qualità della vita e creare nuove geografie locali.

Nicola Alessandrini (Macerata 1977) ha frequentato l’accademia di Belle Arti di Macerata. Attivo da molti anni soprattutto nel campo del disegno contemporaneo e della pittura murale, con partecipazioni a eventi, festival esposizioni a livello internazionale, incentra la sua ricerca linguistica attorno al profondo legame fra analisi socio- politica, indagine antropologica e poetica intima.

Classe 1989, Giulia Salamone (in arte NOEYES) ha abbracciato l’astrattismo concettuale molto essenziale e pulito con basi tecniche. Il suo pseudonimo prende il nome dalla forma che la contraddistingue: un occhio vuoto, la cui semplicità si oppone in modo critico alla società contemporanea, sottolineando l’importanza di osservare e guardare oltre le finzioni. La ricerca è guidata da dinamiche prospettiche, sovrapposizioni, ”profondità dell’illusione”. E tra ombre e vuoti gli elementi si staccano dalla superficie.

Trimani è originario di Santa Vittoria, ha affinato la sua tecnica con un’estenuante pratica accompagnata da quotidiana e scrupolosa preparazione didattica. Le tecniche classiche hanno segnato la sua gioventù. L’approdo a uno stile ormai maturo oggi è chiaramente visibile nell’importante e complesso progetto AssediA, che per l’artista rappresenta buona parte della sua produzione.

Kiki Skipi, (alter ego di Chiara Pulselli) dopo aver preso il diploma al socio-psicopedagogico di Oristano, e dopo una parentesi di 3 anni a Milano dove studia fotografia, torna in Sardegna per iscriversi all’Accademia di Belle arti di Sassari dove si accorge che il disegno, la pittura e l’illustrazione le permettono di tirar fuori le sue mutevoli personalità; tante piccole e grandi figure femminili che partono dallo studio dell’autoritratto ma che ora mai hanno una vita propria, avvolte sono infantili altre volte più mature e riservate, ma tutte sempre senza volto per dare una lettura più profonda e onirica a chi osserva e immedesimarsi nell’immaginario rappresentato.

Mister Thoms ha iniziato a dipingere in strada nel 1996 ed è attualmente uno dei più noti street artist italiani. Personaggio poliedrico che padroneggia anche la grafica e la pittura, giocando con colori vivaci e forme geometriche combinandole insieme, basa la sua ricerca su messaggi da veicolare attraverso l’ironia e il sarcasmo.

 Sbrama da oltre dieci anni disegna per la musica, dipinge muri, paesaggi, realtà e irrealtà, aperta
all’imprevedibilità della forma e del segno, incantata dalla fonte della visione pittorica.